Pontone, a Misano weekend in chiaroscuro: “Sono amareggiato, voglio subito un riscatto”. È un’analisi double face quella che effettua Armando Pontone, al termine del quarto round della Next Generation, andato in scena al “Misano World Circuit Marco Simoncelli“.
E la delusione caratterizza anche i giorni successivi alle due corse andate in scena.
Armando, qual è il tuo bilancio di questo fine settimana, da poco passato agli archivi?
“Sicuramente la delusione è tanta, posso fare meglio rispetto a quanto svolto e la consapevolezza di ciò è totale. Purtroppo è andata male sotto ogni punto di vista, adesso bisogna rimboccarsi le maniche e provare a rialzare subito la testa attraverso la strada del lavoro”.
Ci racconti le due gare? Hai provato a rimontare, ma sei stato costretto ad affrontare diverse problematiche…
“La qualifica ha compromesso il weekend con un problema al cambio. Tutto sommato, penso di aver dato il massimo e non posso rimproverarmi nulla. Ripeto, vorrei poter dimenticare subito quanto accaduto e proiettarmi al prossimo impegno. Con la testa già sono lì”.
Di certo, le difficoltà ti stanno attanagliando. Cosa suscita in te il fatto di dover affrontare così tanti problemi? Forse è la prima volta nella carriera che ti succede con questa frequenza.
“Vero, è la prima volta che mi accade. Non so se è sfortuna o casualità, ma a me succede ogni fine settimana, e questo mi provoca uno stato interiore di frustrazione che è difficile da spiegare a parole. Il fatto che determinati episodi si stiano verificando su ogni circuito ci deve spingere a fare ancora di più, per uscire fuori da una situazione onestamente inattesa. Mi aspettavo un percorso in salita, ma non a questi livelli. So quanto valgo, conosco il mio valore e per questo so che la dimensione attuale non mi appartiene. Posso e devo dare il meglio di me stesso per riscattarmi”.
Sui social hai ricevuto tanti messaggi di incoraggiamento, quanto ti lusinga il sostegno dei tuoi tifosi?
“In tanti mi chiedono cosa stia succedendo perché, comunque, non ho mai avuto un rendimento del genere. I miei tempi, però, parlano chiaro e chi mastica un po’ di motociclismo se ne è accorto. Detto ciò, ringrazio di cuore i miei tifosi per i messaggi e tutti gli sponsor per il supporto incondizionato. Guai a mollare, questo è il motto che mi ha accompagnato finora e che mi permetterà di tornare a sorridere anche in moto. Lo devo proprio a tutte queste persone, ricambiare il loro affetto ritornando ai livelli che mi competono è il minimo che io possa provare a fare”.